Dal 1968, in una sera di mezzaestate, quando le ombre diventano lunghe, incontrai i Fox Terrier nel giardino di casa Savelli, veloci, scattanti, sembravano dei fulmini.
Rimasi talmente affascinato da questi piccoli cani tanto da farne diventare una vera passione.
Ancora oggi mi soffermo ad osservare nelle attenzione questi esemplari che appartengono solo ai grandi cani, ai fuoriclasse, rimanendone estasiato dall’eleganza delle armonie delle linee e da una ineredibile fierezza.
Roberto Camprini